BAHRAMI DEDICA A RENATA SCOTTO IL CONCERTO DI PONTE DI LEGNO
Ponte di Legno - Ramin Bahrami ha voluto dedicare alla “cara amica” Renata Scotto, oltre che ai “fratelli e sorelle iraniani e a tutte le persone che combattono per la pace nel mondo”, il concerto di Ponte di Legno che, ieri sera, ha chiuso il minifestival “Il silenzio delle cime, la bellezza della musica”, appuntamento finale della rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”.
Il famoso pianista iraniano-tedesco ma con profonde radici italiane ha aperto la sua esibizione proprio con il ricordo del soprano ligure, scomparsa poche ore prima e da lui definita “l’ultima grande diva dell’opera” della sua epoca. Poi ha ripreso il tema del concerto, dal titolo eloquente “A world in perfect harmony”: un mondo di pace, in armonia.
Quell’armonia che la musica sa dare e che Bahrami ha proposto attraverso il suo autore prediletto, Johan Sebastian Bach, e quello che si può considerare il suo cavallo di battaglia, le Variazioni Goldberg: un programma di notevole spessore, ottanta minuti senza intervallo, esaltato dalla intensità dell’esecuzione. Il pubblico ha seguito con una partecipata attenzione il concerto, esplodendo alla fine in un convinto applauso che ha indotto Bahrami a tre bis: “Fiore di pietra” di Rohani, “Lascia ch’io pianga” di Handel, per poi chiudere con uno dei brani che hanno fatto la storia della musica, il Preludio dal primo libro del clavicembalo ben temperato di Bach.
Rispettando la tradizione, il concerto di Ramin Bahrami ha fatto calare il sipario sulla nona rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”, organizzata da MirellaCultura con la collaborazione di Pro Loco e Biblioteca Civica. “Possiamo ritenerci più che soddisfatti - commenta Andrea Bulferetti, presidente di MirellaCultura - di questi venti giorni di eventi e incontri, avviati con la quattordicesima edizione di PontedilegnoPoesia e proseguiti con momenti suggestivi come il concerto di Giulia Rimonda al Sacrario del Tonale o quello di Guido Rimonda all’aria aperta di Vescasa e con le esibizioni di due mostri sacri, che sono anche grandi amici di Ponte di Legno, come Thiollier e Bahrami o della giovane artista napoletana Emilia Zamuner. Ma tutti i protagonisti delle nostre serate ci hanno proposto motivi di interesse”.