ANTONELLO RIVA, NEMBO KID E UNA VITA A CANESTRO

Ponte di Legno - Il soprannome glielo affibbiò Aldo Giordani, per antonomasia la voce del basket italiano: Nembo Kid. E Antonello Riva a 61 anni continua a portarselo addosso con la disinvoltura di un ragazzino. Per una sera Nembo Kid si è messo a nudo e a Ponte di Legno. Nell'ambito della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", ha ripercorso davanti al pubblico del Centro Congressi Mirella la sua incredibile carriera di campione assoluto. Occasione era una serata intitolata “Una vita a canestro” con la presentazione della sua autobiografia, "Il volo di Nembo Kid"(Augh! Edizioni), scritta con il giornalista comasco Edoardo Ceriani.

"Ho cominciato a giocare a basket per caso. Accanto a quello di calcio c'era un campetto a Rovagnate, dove sono nato, e noi ragazzi  andavamo tutti lì. Giocavamo anche a calcio, ma ho capito che andare a canestro mi piaceva di più". Qualcuno della Pallacanestro Cantù ha notato quel ragazzone che aveva già le spalle larghe e gli ha offerto questa possibilità di entrare nel famoso college canturino, fucina di futuri campioni. "Così è stato. I miei genitori hanno acconsentito ed è stata la mia fortuna - ha ammesso - anche se devo dire che la vera forza della mia vita è stata mia moglie Marina".

Ancora oggi Antonello Riva detiene il record di punti segnati in campionato (oltre a quelli in Nazionale e a quello in una sola partita in azzurro, 46) e se si pensa che per oltre metà della sua carriera il regolamento del basket non prevedeva ancora il canestro da tre punti, il record ha dell'incredibile. Degno di Nembo Kid. "Ma se nella mia carriera non avessi incontrato campioni come Pierluigi Marzorati e Dino Meneghin, non sarei mai riuscito a raggiungere quello che ho raggiunto. E ricordate - ha ammonito rivolgendosi ai ragazzini presenti in sala - dovete porvi obiettivi ambiziosi e tenere duro quando pensate di non farcela. Solo così arriverete". Conclusione fra gli applausi, autografi e foto-ricordo (soprattutto con i giovanissimi).

La rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", organizzata da MirellaCultura con Pro Loco e Biblioteca, prosegue oggi con un concerto per violino e chitarra di Guido Rimonda e Giampaolo Bandini, mentre domani, sempre nell'ambito del Festival "Il silenzio delle cime, la bellezza delle musica", Rimonda terrà un concerto en plein air alle 16 fra le baite di Vescasa Alta, sopra Ponte di Legno. Poi, in serata, l’esploratore fotografico Mario Lauro  proporrà le immagini di un “Egitto sconosciuto”.